Oggi in Italia fuma il 21,9% dei giovani tra i 15 e i 21 anni d’età e tra questi il 34,5% ha cominciato a fumare prima del quindicesimo anno di età (Indagine DOXA-ISS-OFAD 2010). Secondo i dati dell'OMS i fumatori che iniziano a fumare in giovane età e che continuano a farlo regolarmente, hanno il 50% di probabilità di morire a causa del tabacco. La nuova campagna 2010 del Ministero si rivolge, quindi, ai giovanissimi e si pone l'obiettivo di prevenire l'iniziazione al fumo favorendo, fin dalla prima età scolare, un atteggiamento di netto rifiuto nei confronti di questo vizio.
Dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge si sviluppa un fumo contenente 4.000 sostanze diverse delle quali 40 considerate cancerogene.
* Il fumo contiene sostanze irritanti come l'acido cianidrico, l'acroleina, la formaldeide, l'ammoniaca, il monossido di carbonio e l'acido prussico, immediatamente dannose per l'apparato respiratorio. La loro azione si esplica specialmente sulla mucosa di rivestimento dei bronchi e particolarmente su quelle cellule provviste di ciglia deputate alla pulizia che impediscono l'entrata nel polmone alle polveri, ai germi e alle sostanze tossiche in genere. Vengono così ostacolati i meccanismi di difesa dei polmoni, si favoriscono infezioni perché gli organi sono più esposti e indeboliti; se l'azione irritante continua, viene alterato anche il normale processo di rinnovamento cellulare dei polmoni. La continua azione irritante del fumo finisce per provocare la tosse, un'eccessiva secrezione di muco e, con il passare del tempo, anche patologie come la bronchite cronica e l'enfisema polmonare. Il primo sintomo di questi effetti dannosi sono proprio la tosse e il catarro che il fumatore accusa preferibilmente al mattino. * Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metalli tra i quali il cadmio che nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai non fumatori. * Altra presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie. * Altro costituente della parte corpuscolata è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie. * Il monossido di carbonio (CO) si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando" l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala.
# Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metalli tra i quali il cadmio che nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai non fumatori. # Altra presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie. # Altro costituente della parte corpuscolata è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.
Il monossido di carbonio (CO) si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando" l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala.
Il filtro della sigaretta può parzialmente ridurre la quantità delle sostanze che arrivano nelle vie respiratorie, ma certo non è in grado do eliminarle: gli esperti raccomandano infatti di fumare la sigarette fino a un massimo di 2/3 perché le prime boccate sono meno dannose grazie al fatto che il filtro e il tabacco assorbono la nicotina e il catrame. Nella parte finale della sigaretta il tabacco, che viene inalato e fumato, è così saturo di nicotina e di altri composti chimici da inondare le pareti polmonari con catrame liquido in una quantità tale da causare secrezioni maggiori che quelle avute durante il fumo degli altri 2/3 di sigaretta.
Sicuramente l'elemento che maggiormente determina assuefazione e che fa del fumo una delle tossicodipendenze più pericolose è la nicotina contenuta nella sigaretta: è un forte alcaloide naturale presente nelle foglie del tabacco con una percentuale di concentrazione compresa tra 2 e 8%, quantità questa non particolarmente tossica anche grazie al fatto che la sostanza viene eliminata rapidamente dal fegato.
La nicotina è un eccitante che accelera i battiti cardiaci e sottopone il cuore ad un maggior lavoro, ma i suoi effetti sul sistema nervoso sono anche più duraturi: l'inalazione del fumo è un metodo straordinariamente efficace per apportare nicotina al cervello dove si verificano alterazioni a livello psichico e si crea la dipendenza: chi la aspira si abitua con facilità e desidera altra sostanza fino a quando non riesce più a farne a meno.Viene assorbita a livello polmonare, entra nel circolo sanguigno e raggiunge il cervello in 8/10 secondi dove stimola la liberazione di un mediatore chimico (dopamina) e modifica la trasmissione degli impulsi nervosi attivando funzioni cerebrali legate all'attenzione, alla concentrazione e all'umore; inoltre viene favorito il rilassamento e si determina la riduzione di stress.
Dopo l'effetto eccitante iniziale, provocato dal rilascio di altri neurotrasmettitori, come ad esempio l'adrenalina, che danno come una sferzata alla mente e al corpo fornendo l'impressione di un potenziamento fisico e mentale, subentra un secondo momento di depressione che spinge ad accendere nuovamente una sigaretta e ad aumentare la dose di fumo per mantenere costante il livello di nicotina nell'organismo: questo crea la dipendenza da nicotina. Il fumatore accanito, infatti, arriva ad accendere una sigaretta ogni 15/30 minuti, perché proprio questo è il lasso di tempo occorrente per eliminare la dose di nicotina di una sigaretta. La nicotina è anche responsabile della diminuzione dello stimolo della fame e del calo ponderale che spesso si determina nei fumatori .
Il problema della dipendenza diventa molto grave quando si vuole smettere di fumare, perché in questo caso si manifesta una vera crisi di astinenza con una sintomatologia caratterizzata da voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, aumento dell'appetito e difficoltà a dormire. Questi sintomi si manifestano velocemente, dopo poche ore di sospensione dal fumo, raggiungono la massima intensità nei giorni successivi e generalmente durano per circa 4 settimane. Il rischio è l'instaurarsi di un circolo vizioso che inizia con la ricerca di sensazioni piacevoli e stimolanti attraverso il fumo, mantenute tali dall'effetto della nicotina e finisce con il consumo continuato ed eccessivo di sigarette per riuscire ad annullare i sintomi di astinenza. La dipendenza da nicotina non è molto dissimile da quella ottenuta con l'uso di altre droghe, come la cocaina o le anfetamine: sembra che la nicotina abbia persino un maggior potere di indurre alla dipendenza di quanto ne abbiano altre sostanze, tanto che ultimamente è stata dichiarata droga a tutti gli effetti. La dipendenza psicologica, variabile da un individuo all'altro, si aggiunge e peggiora quella fisica.
Il problema della dipendenza diventa molto grave quando si vuole smettere di fumare, perché in questo caso si manifesta una vera crisi di astinenza con una sintomatologia caratterizzata da voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, aumento dell'appetito e difficoltà a dormire. Questi sintomi si manifestano velocemente, dopo poche ore di sospensione dal fumo, raggiungono la massima intensità nei giorni successivi e generalmente durano per circa 4 settimane. Il rischio è l'instaurarsi di un circolo vizioso che inizia con la ricerca di sensazioni piacevoli e stimolanti attraverso il fumo, mantenute tali dall'effetto della nicotina e finisce con il consumo continuato ed eccessivo di sigarette per riuscire ad annullare i sintomi di astinenza. La dipendenza da nicotina non è molto dissimile da quella ottenuta con l'uso di altre droghe, come la cocaina o le anfetamine: sembra che la nicotina abbia persino un maggior potere di indurre alla dipendenza di quanto ne abbiano altre sostanze, tanto che ultimamente è stata dichiarata droga a tutti gli effetti. La dipendenza psicologica, variabile da un individuo all'altro, si aggiunge e peggiora quella fisica.
I produttori di sigarette erano a conoscenza della capacità della nicotina di generare dipendenza, ma hanno tenuto nascosti i dati delle loro ricerche con molta attenzione, perciò oggi si pensa che la scelta di non informare l'utente sui rischi fosse stimolata proprio da questa proprietà della sostanza che ha reso dipendenti dal fumo e quindi compratori di sigarette milioni di persone. Dal 1990 esistono leggi che regolano il contenuto di nicotina e ne limitano in 1,2 mg. la quantità massima possibile per sigaretta.
Sono bellissime.Mia moglie per esempio ha sempre fumato da quando aveva sedici anni,non ha mai pensato di smettere,fuma sempre.La prima sigaretta la fuma appena svegliata,fuma persino nel letto.
Bellissima, mentre fuma con gli abiti da sposa. Perchè persone che odiano il fumo devono entrere in questo blog? Andate a scrivere in " vogliamo smettere di fumare.com"...
Il giorno delle nozze io e il mio Paolo abbiamo acceso un grosso sigaro cubano ricevuto in regalo da un amico. Al fotografo è piaciuta molto la cosa e sono stata immortalata in tutte le pose... da sposa mentre mi gustavo il grosso sigaro. La cosa più bella però è stata quando una foto di quelle, in formato poster, per circa due mesi è stata in bella mostra nella vetrina del fotografo in pieno centro cittadino...
25 commenti:
Oggi in Italia fuma il 21,9% dei giovani tra i 15 e i 21 anni d’età e tra questi il 34,5% ha cominciato a fumare prima del quindicesimo anno di età (Indagine DOXA-ISS-OFAD 2010). Secondo i dati dell'OMS i fumatori che iniziano a fumare in giovane età e che continuano a farlo regolarmente, hanno il 50% di probabilità di morire a causa del tabacco. La nuova campagna 2010 del Ministero si rivolge, quindi, ai giovanissimi e si pone l'obiettivo di prevenire l'iniziazione al fumo favorendo, fin dalla prima età scolare, un atteggiamento di netto rifiuto nei confronti di questo vizio.
Dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge si sviluppa un fumo contenente 4.000 sostanze diverse delle quali 40 considerate cancerogene.
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Il fumo contiene sostanze irritanti come l'acido cianidrico, l'acroleina, la formaldeide, l'ammoniaca, il monossido di carbonio e l'acido prussico, immediatamente dannose per l'apparato respiratorio. La loro azione si esplica specialmente sulla mucosa di rivestimento dei bronchi e particolarmente su quelle cellule provviste di ciglia deputate alla pulizia che impediscono l'entrata nel polmone alle polveri, ai germi e alle sostanze tossiche in genere. Vengono così ostacolati i meccanismi di difesa dei polmoni, si favoriscono infezioni perché gli organi sono più esposti e indeboliti; se l'azione irritante continua, viene alterato anche il normale processo di rinnovamento cellulare dei polmoni. La continua azione irritante del fumo finisce per provocare la tosse, un'eccessiva secrezione di muco e, con il passare del tempo, anche patologie come la bronchite cronica e l'enfisema polmonare. Il primo sintomo di questi effetti dannosi sono proprio la tosse e il catarro che il fumatore accusa preferibilmente al mattino.
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Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metalli tra i quali il cadmio che nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai non fumatori.
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Altra presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie.
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Altro costituente della parte corpuscolata è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.
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Il monossido di carbonio (CO) si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando" l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala.
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Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metalli tra i quali il cadmio che nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai non fumatori.
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Altra presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie.
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Altro costituente della parte corpuscolata è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.
Il monossido di carbonio (CO) si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando" l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala.
Il filtro della sigaretta può parzialmente ridurre la quantità delle sostanze che arrivano nelle vie respiratorie, ma certo non è in grado do eliminarle: gli esperti raccomandano infatti di fumare la sigarette fino a un massimo di 2/3 perché le prime boccate sono meno dannose grazie al fatto che il filtro e il tabacco assorbono la nicotina e il catrame. Nella parte finale della sigaretta il tabacco, che viene inalato e fumato, è così saturo di nicotina e di altri composti chimici da inondare le pareti polmonari con catrame liquido in una quantità tale da causare secrezioni maggiori che quelle avute durante il fumo degli altri 2/3 di sigaretta.
La nicotina
Sicuramente l'elemento che maggiormente determina assuefazione e che fa del fumo una delle tossicodipendenze più pericolose è la nicotina contenuta nella sigaretta: è un forte alcaloide naturale presente nelle foglie del tabacco con una percentuale di concentrazione compresa tra 2 e 8%, quantità questa non particolarmente tossica anche grazie al fatto che la sostanza viene eliminata rapidamente dal fegato.
La nicotina è un eccitante che accelera i battiti cardiaci e sottopone il cuore ad un maggior lavoro, ma i suoi effetti sul sistema nervoso sono anche più duraturi: l'inalazione del fumo è un metodo straordinariamente efficace per apportare nicotina al cervello dove si verificano alterazioni a livello psichico e si crea la dipendenza: chi la aspira si abitua con facilità e desidera altra sostanza fino a quando non riesce più a farne a meno.Viene assorbita a livello polmonare, entra nel circolo sanguigno e raggiunge il cervello in 8/10 secondi dove stimola la liberazione di un mediatore chimico (dopamina) e modifica la trasmissione degli impulsi nervosi attivando funzioni cerebrali legate all'attenzione, alla concentrazione e all'umore; inoltre viene favorito il rilassamento e si determina la riduzione di stress.
Dopo l'effetto eccitante iniziale, provocato dal rilascio di altri neurotrasmettitori, come ad esempio l'adrenalina, che danno come una sferzata alla mente e al corpo fornendo l'impressione di un potenziamento fisico e mentale, subentra un secondo momento di depressione che spinge ad accendere nuovamente una sigaretta e ad aumentare la dose di fumo per mantenere costante il livello di nicotina nell'organismo: questo crea la dipendenza da nicotina. Il fumatore accanito, infatti, arriva ad accendere una sigaretta ogni 15/30 minuti, perché proprio questo è il lasso di tempo occorrente per eliminare la dose di nicotina di una sigaretta.
La nicotina è anche responsabile della diminuzione dello stimolo della fame e del calo ponderale che spesso si determina nei fumatori .
Il problema della dipendenza diventa molto grave quando si vuole smettere di fumare, perché in questo caso si manifesta una vera crisi di astinenza con una sintomatologia caratterizzata da voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, aumento dell'appetito e difficoltà a dormire. Questi sintomi si manifestano velocemente, dopo poche ore di sospensione dal fumo, raggiungono la massima intensità nei giorni successivi e generalmente durano per circa 4 settimane. Il rischio è l'instaurarsi di un circolo vizioso che inizia con la ricerca di sensazioni piacevoli e stimolanti attraverso il fumo, mantenute tali dall'effetto della nicotina e finisce con il consumo continuato ed eccessivo di sigarette per riuscire ad annullare i sintomi di astinenza. La dipendenza da nicotina non è molto dissimile da quella ottenuta con l'uso di altre droghe, come la cocaina o le anfetamine: sembra che la nicotina abbia persino un maggior potere di indurre alla dipendenza di quanto ne abbiano altre sostanze, tanto che ultimamente è stata dichiarata droga a tutti gli effetti. La dipendenza psicologica, variabile da un individuo all'altro, si aggiunge e peggiora quella fisica.
Il problema della dipendenza diventa molto grave quando si vuole smettere di fumare, perché in questo caso si manifesta una vera crisi di astinenza con una sintomatologia caratterizzata da voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, aumento dell'appetito e difficoltà a dormire. Questi sintomi si manifestano velocemente, dopo poche ore di sospensione dal fumo, raggiungono la massima intensità nei giorni successivi e generalmente durano per circa 4 settimane. Il rischio è l'instaurarsi di un circolo vizioso che inizia con la ricerca di sensazioni piacevoli e stimolanti attraverso il fumo, mantenute tali dall'effetto della nicotina e finisce con il consumo continuato ed eccessivo di sigarette per riuscire ad annullare i sintomi di astinenza. La dipendenza da nicotina non è molto dissimile da quella ottenuta con l'uso di altre droghe, come la cocaina o le anfetamine: sembra che la nicotina abbia persino un maggior potere di indurre alla dipendenza di quanto ne abbiano altre sostanze, tanto che ultimamente è stata dichiarata droga a tutti gli effetti. La dipendenza psicologica, variabile da un individuo all'altro, si aggiunge e peggiora quella fisica.
I produttori di sigarette erano a conoscenza della capacità della nicotina di generare dipendenza, ma hanno tenuto nascosti i dati delle loro ricerche con molta attenzione, perciò oggi si pensa che la scelta di non informare l'utente sui rischi fosse stimolata proprio da questa proprietà della sostanza che ha reso dipendenti dal fumo e quindi compratori di sigarette milioni di persone. Dal 1990 esistono leggi che regolano il contenuto di nicotina e ne limitano in 1,2 mg. la quantità massima possibile per sigaretta.
Il mondo sta crollando anche grazie alla vostra mentalità!
STOP AL FUMO.
Che tu faccia la fine che fa ogni sigaretta che fumi.
A meno che tu non smetta di fumare.
E perché riniìunciare alla sigaretta? L'attrice Charlotte Rampling fumava con l'abito da sposa, ci sono foto che lo dimostrano.
Francesco
Sono bellissime.Mia moglie per esempio ha sempre fumato da quando aveva sedici anni,non ha mai pensato di smettere,fuma sempre.La prima sigaretta la fuma appena svegliata,fuma persino nel letto.
A letto?Perché no. Basta fare attenzione.
Ed è sacrosanta la sigaretta quando ci svegliamo.
Si accettano tutti i commenti, purché non siano offensivi!!!
caspita,non sapete che bello sentir fumare dalla sexyfidanzata
Bellissima, mentre fuma con gli abiti da sposa.
Perchè persone che odiano il fumo devono entrere in questo blog?
Andate a scrivere in " vogliamo smettere di fumare.com"...
Il giorno delle nozze io e il mio Paolo abbiamo acceso un grosso sigaro cubano ricevuto in regalo da un amico. Al fotografo è piaciuta molto la cosa e sono stata immortalata in tutte le pose... da sposa mentre mi gustavo il grosso sigaro. La cosa più bella però è stata quando una foto di quelle, in formato poster, per circa due mesi è stata in bella mostra nella vetrina del fotografo in pieno centro cittadino...
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